Album foto: "Angkor"

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Ripartiamo da Phnom Penh, in pullman, il 6 aprile, per andare a Siem Reap, città vicina ai templi di Angkor. Viaggiamo con Hans Peter, un Inglese incontrato a Chiang Mai, che avevamo già visto a Singapore e che abbiamo ritrovato all'aeroporto di Bangkok. A Siem Reap, noleggiamo delle biciclette. Hans ci lascia per andare a campeggiare ad Angkor Wat. Alla sera del nostro arrivo, incontriamo due dei nostri compagni dell'Antartide: Jean Rousseau (Magne) e Jean-Claude Lancelot (Sismo). Avremmo potuto non vederli se non avessero perso l'aereo la mattina stessa. Passiamo la serata insieme, ripartono il giorno dopo. Giriamo attorno a Siem Reap con le biciclette per andare a visitare i diversi templi. Il furto delle mie pellicole si fa sentire crudelmente, riesco solo a comprare una Kodachrome II in un negozio. Userò le tre pellicole bianco e nero che avevo portate con me per fotografare i dettagli dei templi. Ci ritroviamo ogni tanto con Hans, che va via il 9 aprile. Lasciamo Siem Reap, un pullman, il 15 aprile per Phnom Penh.

Siamo arrivati a Phnom Penh, capitale della Cambogia, il giovedì 4 aprile 1968. Ne ripartiamo, in pullman, il 6 per Siem Reap (310 km). A Siem Reap, André ed io noleggiamo delle biciclette, con cui percorriamo i dintorni per andare a visitare i differenti templi del sito di Angkor. Ripartiamo, in pullman, il 15 aprile per Phnom Penh. Il 18 aprile riprendiamo un Boeing 727 di Air Vietnam per Bangkok, dove non ci fermiamo perché i nostri visti sono ormai scaduti. Imbarchiamo dunque appena atterrati, su un Convair Coronado della Swiss Air che ci porta a Calcutta (India).
Il pullman, di fabbricazione cinese, che ci porta da Phnom Pehn a Siem Reap. Dopo la fermata per il pranzo, si è dovuto spingerlo per avviarlo. Lo stato dell'automezzo è piuttosto malandato. Il pedale dell'acceleratore, tra altro, è tirato su con una cinghia elastica attaccata al volante. Una volta partito il pullman riesce a raggiungere la velocità di 100 km/h (ho potuto cronometrare tra pietre miliari - o più giustamente chilometriche). Anche qui, come in Thailandia, si deve sedere in tre su un sedile che sarebbe usato per solo due persone nei nostri paesi. Ci stiamo piuttosto stretti, noi tre Europei, fortunatamente, abbiamo potuto prendere un sedile anteriore, possiamo almeno stendere le gambe.
Un elefante nel fosso davanti ad Angkor Wat. Questo tempio è situato a 6 km a nord di Siem Reap, è il tempio, del sito di Angkor, il più conosciuto dal resto del mondo.
La via d'ingresso di Angkor Wat, permette di passare sopra il fossato che circonda il tempio e conduce alla prima cinta. Queste mura che difendono il tempio formano un rettangolo di 1000 m per 815 m. Tra le mura e il fossato, un largo cammino pedonale circonda il tempio. Il bordo esterno del fossato forma un rettangolo di 1,5 km per 1,3 km.
Clicare per vedere dettagli di Angkor Wat. (foto bianco e nero)
Una volta superata la prima cinta, una via interna attraversa il grande cortile e conduce alla prima galleria del tempio di Angkor Wat. Questa galleria limita una prima terrazza, più elevata. Una seconda galleria circonda una seconda terrazza, ancora più alta. Poi c'è la terza galleria che delimita la terza terrazza, formata di uno stretto cortile che circonda la base quadrata del terzo piano della piramide, molto ripida, sormontata da una grande torre centrale e da quattro torri d'angolo. Se ne può vedere soltanto tre poiché due si trovano nascoste dalle altre.
Clicare per vedere altri dettagli di Angkor Wat. (foto bianco e nero)
Cancello sud della città di Angkor Thom, situata a 1,5 km di Angkor Wat : Sulla sinistra della via rialzata che attraversa il fossato una fila di Deva (dei) tiene un Naga (serpente), sulla destra una fila di Asura (demoni) tiene un altro Naga. La città ha la forma di un quadrato di 3 km circa di lato ed è circondata di un fossato.
Clicare per vedere dettagli del cancello sud di Angkor Thom (foto bianco e nero)
Il tempio di Bayon si trova al centro geometrico della città di Angkor Thom. Questo tempio-montagna è costituito d'una piramide a tre piani. Le parete della doppia galleria inferiore sono coperte di molti bassorilievi bene illuminati perché il soffitto non c'è più.
Clicare per vedere dettagli del tempio di Bayon. (foto bianco e nero)
Una delle numerose torri ai quattro visi, sulla terrazza superiore del tempio di Bayon.
Clicare per vedere altri dettagli del tempio di Bayon (foto bianco e nero)
La Terrazza degli elefanti, anch'essa all'interno di Angkor Thom, come la Terrazza del Re Lebbroso e diversi altri templi.
Clicare per vedere dettagli della Terrazza degli elefanti e dintorni (foto bianco e nero)
Ingresso di Preah Khan. Questo tempio molto esteso, con molteplici cinti, è situato a nord-est di Angkor Thom ed è invaso in parte dalla foresta. La via d'accesso, dello stesso tipo di quella di Angkor Thom con le file di Deva e di Asura che portano ognuna un Naga, permette di attraversare il fossato che circonda il tempio per arrivare alle mura esterne. Queste mura formano un rettangolo di 800 m per 700 m.
Gli alberi che invadono il tempio di Preah Khan. 
Clicare per vedere dettagli del tempio di Preah Khan. (foto bianco e nero)
Il Pré Rup è un tempio-montagna a tre piani, con cinque torri di mattone. Si trova a 5 km ad est di Angkor Thom.
Il Bakong è un tempio-montagna a cinque piani, ricoperto di piastre di arenaria. Si trova a 24 km ad est di Siem Reap.
Il Banteay Srei, piccolo tempio induista in arenaria rosa, è situato nella giungla a 20 km a nord-est di Angkor Thom.
Dentro il tempio di Banteay Srei.

 

 

 

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