Album foto: "Ritorno a Dumont d'Urville"

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Dopo aver rotto il ghiaccio durante tre giorni, il Thala Dan arriva all'isola dei Pétrels, il martedì 19 dicembre 1972. Lo scaricamento della nave comincia il giorno dopo. Facciamo un veloce giro panoramico per vedere le nuove costruzioni e qualche aspetto del paesaggio estivo australe, in particolare nel mezzo delle tempeste.

La domenica 17 dicembre, siamo a 12 chilometri dalla base Dumont d'Urville, il pack diventa sempre più compatto. Bisogna rompere il ghiaccio, per fortuna non troppo spesso. Ci vorrà tre giorni per percorre questi ultimi chilometri.
Piccolo iceberg davanti al ghiacciaio dell'Astrolabe.
Arriviamo, infine, in vista dell'isola dei Pétrels.
Vista da elicottero dell'isola dei Pétrels, le sue dimensioni sono di 800 metri per 600 metri circa. Si possono vedere le nuove costruzioni sulla base in confronto al 1968: l'alloggio per la squadra invernale sulla sinistra del "labo 2", il radome dell'antenna di ricezione satelliti che abbiamo costruito durante la campagna d'estate 1970-71 tra il "labo 1" e il "labo 2" e il riparo per il lancio dei palloni meteo sulla destra del "labo 1".
Questa vista ravvicinata durante la curva prima dell'atterraggio ci permette di veder meglio l'alloggio della squadra invernale e il radome satelliti.
L'edificio alloggio per la squadra invernale cui abbiamo visto l'inizio dei lavori durante la campagna d'estate 1967-68. E' chiamato qui, il "42" secondo il suo numero d'ordine delle costruzioni sulla base. Ospita le camere individuali dei membri della squadra invernale, i sanitari, l'ufficio del capo di distretto (il responsabile della squadra invernale) e l'ospedale con l'ufficio del medico, la sala operatoria, il laboratorio dentario, la camera per malato.
Il nuovo riparo per il lancio dei palloni meteorologici. Questa foto è stata scattata durante la campagna d'estate 1971-72 al momento della sua costruzione, dopo l'incendio che ha distrutto il vecchio riparo nel 1970. Questa costruzione metallica non teme le fiamme e anzi tutto l'idrogeno è stato abbandonato per gonfiare i palloni e sostituito con l'elio.
Nell'interno dell'edificio soggiorno, la sala del ristorante è apparecchiata per il pasto.
La biblioteca, nello stesso edificio. 
Nel mezzo della campagna invernale successiva, nel luglio 1973, un incendio, probabilmente causato da un corto circuito, si propagherà dalla cucina a tutto l'interno dell'edificio. Tutte le cose all'interno saranno danneggiate, in parte dalle fiamme, ma principalmente dal fumo nero che si depositerà dappertutto. Sarà rimesso a nuovo, all'inizio 1974, e i mezzi di sorveglianza e le consegne di sicurezza saranno rinforzati.
Durante la campagna d'estate 1970-71, per installare le nuove apparecchiature della stazione di ricezione dei satelliti, il laboratorio IONO è stato completamente rinnovato e ingrandito con il ricupero del ufficio del medico accanto, dopo il suo trasloco nel edificio 42.
Giro globale prima di cominciare i lavori della campagna d'estate. Il tramonto del sole illumina l'estremità dell'edificio 42 e la punta del ghiacciaio dell'Astrolabe.
Diversi aspetti del mare durante le tempeste dell'estate australe.
Secondo l'illuminazione, lo stesso paesaggio prende aspetti differenti.
Tempesta sotto il sole.
Tempesta con la neve.
Il sole, verso mezzanotte sparisce qualche istante dietro il continente.
L'isolotto del Lion sotto il chiaro di luna, visto dall'isola dei Pétrels. Si capisce meglio su questa foto l'origine del suo nome, perché questo isolotto evoca bene la sagoma d'un leone steso. Qualche anno dopo sarà trasformato in una piattaforma che costituirà l'estremità di una pista aerea che non sarà mai messa in servizio, poi diventerà una banchina per la nave di rifornimento.

 

 

 

Ritorno

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