Album foto: "Nuova Caledonia: sud"

Sorvolare una foto con il mouse per visualizzarla

Cliccare sulla foto per aprirla in un'altra finestra

Lasciamo l'Australia per la Nuova Caledonia dove sbarchiamo nell'aeroporto di Nouméa verso le ore 14 il lunedì 12 marzo 1973. Una spiacevole sorpreso ci aspetta: le nostre valigie non sono lì. All'agenzia Qantas, a Nouméa, ci danno una certa somma di denaro per permetterci di comprare il minimum indispensabile, in particolare qualche vestito meno caldo di quelli che avevamo addosso quando siamo arrivati. Veniamo a sapere più tardi che le nostre valigie erano rimaste nell'aereo e erano andate a Port Vila (Nuove Ebridi). Ci assicurano che torneranno al più presto a Nouméa. Nel frattempo facciamo il giro della Nuova Caledonia. Quando torniamo all'agenzia, il 19 marzo, ci dicono che le valigie sono tornate in Francia ma che torneranno a Nouméa. Le ricupereremo solo il 22 marzo quando lasceremo la Nuova Caledonia. 
Cominciamo la nostra visita con un'escursione fino a Yaté nel sud della Grande Terra.

Arriviamo a Nouméa il 15 marzo 1973. Il 14 marzo, andiamo a Yaté con un collega di Jacques che lavora a l'IPG (Institut de Physique du Globe) di Nouméa. Il venerdì 16 marzo cominciamo il nostro giro della Grande Terra dalla costa ovest, da Nouméa a Koné. Il 17 marzo continuiamo fino a Koumac, nel nord della Nuova Caledonia che attraversiamo per raggiungere la costa est costeggiandola fino a Hienghène. La domenica 18 marzo proseguiamo verso sud fino a Houaïlou dove ritraversiamo verso Bourail sulla costa ovest poi torniamo a Nouméa. Il 20 marzo decolliamo con un Britten Norman d'Air Calédonie per raggiungere l'isola dei Pini. Il 21 marzo verso 17.30 torniamo a Nouméa con un Twin-Otter d'Air Calédonie. Il 22 marzo verso le ore 20 lasciamo la Nuova Caledonia con un DC8 della compagnia UTA.
Mappa estratta di Wikipedia sotto licenza Creative Commons  
Paesaggio di montagna tra Nouméa e Yaté.
Fiume che costeggiamo scendendo verso la costa est.
Il colore rossiccio della strada è dovuto alla grande proporzione di ossidi metallici nel suolo. La Nuova Caledonia contiene, in grande quantità, del ferro e del nichel. Lo sfruttamento di questo ultimo metallo costituisce una risorsa importante per questo territorio.
La foresta inghiottita sotto le acque della diga di Yaté.
La diga alimenta la centrale idroelettrica di Yaté.
Una spiaggia vicino a Yaté.
A poca distanza di là incontriamo il figlio del capo di un villaggio. Dopo averci accolti nella sua casa, ha acconsentito, molto volentieri, di essere fotografato con me.
Di ritorno a Nouméa, mandiamo uno sguardo sui fumi che salgono dall'impianto di estrazione del nichel.

 

 

 

 

 

Ritorno

.

.

.

.

.

.

.