Album foto: "Messico, Yucatán: Chichén Itzá (2)"

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Proseguiamo la nostra visita di Chichén Itzá con il Tempio dei Guerrieri, la Sala delle Mille Colonne, il "Convento" e l'Osservatorio.

Dalla cima della Piramide di Kukulkán, dominiamo il Tempio dei Guerrieri. Questo tempio č una piramide a quattro gradoni fiancheggiato sui lati sud e ovest da 200 colonne tonde e quadrate. Dei bassorilievi, sulle colonne quadrate, rappresentano guerrieri toltechi.
Ci avviciniamo adesso alla vasta scalinata di accesso al Tempio dei Guerrieri.
Dettaglio di bassorilievo di guerriero tolteco su ognuno dei lati di una colonna quadrata.
In cima alla scalinata, davanti all'ingresso principale, ritroviamo una statua Chac Mool. Dietro, due colonne, che figurano dei serpenti (la testa appoggiata sul pavimento e la coda dritta verso il cielo), fiancheggiano l'ingresso e sopportavano, all'origine, un listello. Un tetto era appoggiato sulle colonne situate all'interno del tempio.
Sul fianco del Tempio dei Guerrieri un insieme chiamato la Sala delle Mille Colonne. Queste colonne sopportavano un tetto, oggi scomparso.
Questo tavolo di pietra era usato, forse, per i sacrifici…
Siamo all'interno del tempio, nella corsia principale circondata dai numerosi pilastri che, una volta, sopportavano il tetto.
In cima alla scalinata, su ambedue i lati, una testa di serpente sovrastata da una statua che, all'origine, doveva brandire una bandiera.
La ridiscesa prudente permette di dimostrare una caratteristica comune a tutti i monumenti che abbiamo visitato nel Messico: č l'estrema ripidezza delle scalinate.
Questo insieme era stato chiamato il "Convento" dagli Spagnoli. E' un monumento tipicamente Maya.
Vicino al "Convento" questo piccolo tempio era, naturalmente, stato chiamato la "Chiesa".
Altra veduta della "Chiesa". La sua facciata č ornata di maschere che rappresentano Chaac, il dio Maya della pioggia, con il suo lungo naso (ben visibile negli angoli dell'edificio).
Andiamo a visitare, adesso, l'osservatorio, chiamato "el Caracol" dagli Spagnoli, che significa la "Chiocciola", e fa referenza alla scala interna a chiocciola.
Si pensa che questo monumento era usato come osservatorio astronomico dai Maya che usavano le finestre e le porte orientate di maniera a rilevare delle posizioni particolari di certi astri, principalmente del pianeta Venere.
Queste osservazioni astronomiche hanno permesso ai Maya di elaborare un calendario molto preciso. Servivano, pure, a determinare le date dei differenti eventi della vita corrente, in particolare per tutto quello che riguarda l'agricoltura. 
Stiamo raggiungendo, ora, la piattaforma che sopporta l'osservatorio proprio.
Dopo che siamo saliti in cima alla cupola, il mio collega Jacques comincia a discendere la scala a chiocciola. 
Si conclude qui la nostra visita di Chichén Itzá

 

 

 

 

 

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