Album foto: "Il Piton de la Fournaise"

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Il martedì 25 marzo 1975, nell'attesa della mia partenza dalla Réunion programmata per il giorno dopo, faccio un'escursione, con alcuni dei miei compagni, sul Piton de la Fournaise, vulcano sempre in attività (2631 m di altitudine). Lasciamo la Marion Dufresne, dove stiamo ancore ospitati, verso le 5 della mattina per approfittarsi di migliori condizioni atmosferiche, perché il cielo si copre generalmente nel pomeriggio. Abbiamo preso a nolo diverse auto e ci dirigiamo, verso sud, sulla strada statale N°1 che costeggia la costa. A Saint-Pierre proseguiamo sulla statale 3 che attraversa l'isola. Una volta sull'altopiano imbocchiamo la strada che conduce al vulcano.

Sulla strada che porta al vulcano.
Attraverso la pianura delle Ceneri.
Abbiamo lasciato le macchine nel parcheggio e proseguito nel sentiero che porta al Passo di Bellecombe (2311 m di altitudine) sull'orlo della grande depressione dell'Enclos Fouqué. Stiamo scendendo il sentiero a tornanti che permette di raggiungere il piede della falesia.
Ora, siamo nell'Enclos Fouqué e ci dirigiamo verso il Piton de la Fournaise che scorgiamo all'orizzonte. Inseguiamo i segni bianchi che ci indicano il sentiero e ci avviciniamo ad un piccolo cono di scorie chiamato Formica Leo.
Vista sull'interno del Formica Leo.
Proseguiamo il camminamento, in un paesaggio quasi lunario, nella direzione del Piton de la Fournaise.
Il terreno diventa più accidentato.
Si può osservare il colore rossastro della lava.
Aspetto in forma di cordoni delle vecchie colate di lava.
Una fessura. Nel retro, la falesia che abbiamo sceso per raggiungere l'Enclos Fouqué.
Siamo ora sulla circonferenza del Cratère Brûlant di formazione più recente.
Interno del cratere.
Vari aspetti della lava.
Vari aspetti della lava.
Vari aspetti della lava.
Fessura.
Fessura da dove esce del vapore dall'odore di zolfo.
Vecchia colata di lava.
Vari aspetti della lava.
Vari aspetti della lava.
Vista dall'interno di una grotta.
Parete interna della grotta.
Siamo di ritorno alla base della falesia che dovremo scalare per ritrovare i nostri veicoli.
Ma il vulcano non ci lascia andare così facilmente, le nostre gomme soffriranno dal contatto con la strada nella pianura delle sabbie: prima foratura.
La seconda foratura succede su di un altra delle nostre vetture. Raggiungeremo la Marion Dufresne verso le ore 19, dopo una giornata piena e avvincente.

 

 

 

 

 

Ritorno

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