Album foto: "Egitto: Assuan"

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Il giovedì 4 aprile 1975, nella serata, imbarchiamo in un treno di notte diretto ad Assuan. Arriviamo a destinazione nella mattina del venerdì 5 aprile. Una tempesta di sabbia si è appena scatenata e non sarà possibile recarci ad Abu Simbel né in aereo né in barca. Il programma del nostro soggiorno ad Assuan verrà perciò modificato. Dopo aver depositato i nostri bagagli nell'albergo, partiamo per vedere la grande diga di Assuan. Andiamo dopo, sull'isola di Philae, dove si svolge lo smontaggio del tempio di Iside che verrà trasferito su di un'isola vicina situata al di sopra del livello delle acque del Nilo. Più tardi andiamo in un'antica cava di granito dove erano scolpiti degli obelischi. Il giorno dopo, sabato 5 aprile, visitiamo il mausoleo costruito in memoria dell'Agha Khan III poi percorriamo il giardino botanico dell'isola Kitchetner. Nella serata, riprendiamo un treno in direzione di Luxor.

Al nostro arrivo ad Assuan, siamo accolti da una tempesta di sabbia. Queste tempeste sono sempre più frequenti da quando è stato messo in servizio la Grande Diga. Le acque del Nilo, a monte della diga, alimentano il lago Nasser. Una delle conseguenze, in questo ambiente caldissimo, è un importante evaporazione la quale ha modificato il clima, che prima era molto asciutto. La conseguenza per noi è che non potremo andare, come era previsto, a visitare il tempio di Abu Simbel.
Lo scopo della Grande Diga è di regolare le piene del Nilo e di produrre dell'elettricità. E' una delle dighe più alte del mondo. La sua costruzione è durata circa 11 anni con una importante partecipazione dell'Unione Sovietica. Copre una buona parte dei bisogni del paese in elettricità, con una potenza totale di 2,1 gigawatt. Però quest'opera presenta ugualmente parecchi aspetti negativi per l'ambiente: modificazioni del delta del Nilo, uso importante di fertilizzanti per compensare l'ammanco di limo apportato durante le piene, sviluppo della bilharziosi nelle numerosi acque stagnanti, risalita di sale nelle terre coltivabili, ecc.
Siamo, ora, sulla parte del Nilo tra la Grande Diga e la prima diga di Assuan: questa prima diga, situata a sud della città di Assuan, al livello della prima delle sei cataratte del Nilo, era stata finanziata dai Britannici e inaugurata nel 1902. La nostra barca ci porta verso l'isola di Philae.
Una giovane guida sta scherzando con una guida anziana.
Il tempio d'Iside, sull'isola di Philae. Dal 1902, alla messa in servizio della prima diga, gli splendidi templi su quest'isola erano parzialmente sommersi per diversi mesi dell'anno. Dopo la costruzione della Grande Diga, Philae si trova sotto il livello delle acque in permanenza.
Un'altra vista del tempio di Iside. Dal 1971, dei lavori sono stati iniziati per prosciugare l'isola, circondandola da una diga e pompando l'acqua fuori. Una volta questi lavori terminati, i templi saranno smontati pietra a pietra e l'insieme sarà ricostruito sull'isola vicina di Aguilkia situata al di fuori della portata delle acque. L'isola di Aguilkia che è stata rimodellata per assomigliare a Philae, riprenderà più tardi il nome di Philae.
Vista, dall'isola di Philae, in direzione della Grande Diga.
Lasciando Philae, possiamo vedere la diga provvisoria che protegge l'isola e le pompe che la mantengono asciutta. Quando i lavori saranno finiti, tra due anni, i templi potranno di nuovo riflettersi nelle acque del Nilo come lo facevano da circa 2300 anni e non avranno più niente da temere delle sue piene.
Roccia sul bordo del Nil.
Vicino ad Assuan, visitiamo una cava di granito nella quale si può vedere un obelisco incompiuto. Il suo peso è stimato a 1200 tonnellate. E' stato certamente abbandonato a causa di difetti incontrati nella struttura del granito.
Vista di lato che fa vedere come il granito era scavato per separare l'obelisco dal resto della cava. Quando si pensa che gli Egizi non possedevano utensili d'acciaia, non si può che meravigliarsi davanti ad un tale lavoro.
A valle della Prima Diga, attraversiamo il Nilo su di una feluca simile a quelle attraccate lungo la riva.
Dopo la morte dell'Agha Khan III, nel 1969, per eseguire le sue ultime volontà, un monumento è stato costruito per permettergli di riposare su questa terra di Egitto dove amava soggiornare. Più in basso, si vede la villa della Begum, sua moglie.
Nell'interno del Mausoleo dell'Agha Khan III.
La sepoltura di marmo nella quale riposa l'Agha Khan III.
Vista sul deserto dietro il Mausoleo.
Vista su Assuan dal Mausoleo.
Ci rechiamo, ora, sull'isola Kitchener, assestata in giardino botanico.
Arbusto fiorito sull'isola Kitchener.
In un viale ombreggiato dell'isola Kitchener.
Viale fiancheggiato di arbusti fioriti.
Sul cammino di ritorno verso Assuan, incrociamo una barca carica di palme.
Vista dalla prua della feluca.

 

 

 

 

 

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